Articolo polemico, da non perdere, sulla formazione deformata, i guru formativi e capi ignoranti – vedi
Autore: Fabio Trevisani
I 2 coraggi, storie di capi, PNL e formazione – formazione vera vs. powerpoint e guru
Ci sono persone responsabili delle vite di tante famiglie. La loro responsabilità gli impone di imparare, il massimo, da chiunque, perchè i loro errori possonono fare danni enormi a catena, mentre le loro decisioni giuste fanno bene a tantissimi. Non si impara quindi solo per sè, ma anche e soprattutto per dare qualcosa agli altri. Allora parliamo un pò di partecipazione “vera” a “corsi veri”, da parte dei decisori. In 20 anni di lavoro “ho visto cose che voi umani neanche immaginate”, per rendere un omaggio a Blade Runner, e voi stessi ne avete viste forse anche di più.
Avrete notato come molti manager di altissimo livello tendono più a “mandare qualcuno” ai corsi e “farsi raccontare cosa è successo”, magari in 5 minuti (perchè “loro” hanno da fare, sempre, incondizionatamente, cose più importanti, mentre voi sapete benissmo che non è così). Anzi, il mestiere di un manager dovrebbe soprattutto essere acquisire conoscenza, competenze, e meditare sulle decisioni, non si perde tempo se si sta riflettendo, se si analizzano scenari, se ci si chiede dove andare, quello non è tempo perso.
Non tutto è nero, lo dico subito. Io di persona ho tenuto corsi a Generali e Ufficiali dell’Esercito disposti a mettersi al pari di una recluta e imparare da me qualcosa di nuovo, e li ho aprezzati soprattutto per questo, come persone, per la loro umiltà e spirito di crescita, il “fuoco sacro” dell’apprendimento e della ricerca. Ho avuto in workshop di ogni tipo Amministratori Delegati e top-managers desiderosi di ripensare completamente al loro futuro e rimettere in modo la vita e le aziende, e li ho aiutati. Ma la maggior parte non è così. I più, tocca dirlo, sono boriosi di uno status spesso non guadagnato col sudore, non danno alla formazione un valore superiore a quello di una “gita”, e al massimo vanno a delle sottospecie di conferenze autocelebrative promosse da associazioni o enti, dove ascoltano un qualche fesso, amico di qualcuno, un furbetto del quartierino, che spara minchiate, e si rassicurano di essere “già a posto”, escono precisi identici a come sono entrati. E’ incredibile, ma certe persone odiano chi li fa pensare e amano chi li ruffiana…
E se il corsetto (scusatemi, il “workshop”) dura meno di due ore (ed è di venerdì pomeriggio), è anche meglio… sai, “noi dobbiamo lavorare, mica possiamo perdere tempo ai corsi”… (un mio amico ha commentato… bravo stronzo, poi ci chiediamo perchè le nostre aziende se le comprano gli stranieri)
La formazione deformata è la norma, è indolore, è una suppostina piccola piccola, bella lubrificata, e si scioglie subito, non la senti neanche.
E’ quella che confonde un paio d’ore di “aggiornamenti sulla 626” o altro obbligo di legge, con un ragionamento serio su dove guardare al futuro.
La formazione vera è un’altra cosa. Non è un “corso” ma un “percorso. La formazione vera è quella che ti fa riflettere e sperimentare, ti fa uscire diverso da come sei entrato, è quella che ti fa nascere qualche dubbio sulla correttezza di come agisci, ti fa incuriosire verso nuovi modi di gestire, ti offre nuove visioni che ti allargano la mente, spunti che fanno bene a te e alla tua azienda…, e ti aiuta a capire dove sbagli. Non sempre è solo seriosa teoria, possono esserci momenti divertenti, ma il succo del discorso deve andare alla radice di come pensi e di come ti comporti.
Un resoconto recentissimo parla del grande successo di una formatrice americana che in una convention ha fatto alzare tutti e ballare… che cazzo c’entra? Cosa hanno imparato? La sopresa non è tanto nel comportamento della formatrice americana “alla Robbins” o alla PNL-maniera, quanto nel fatto che uno non si senta sufficientemente idiota nel ballare in un corso… a meno che (caso rarissimo) non si tratti di un momento di ingegneria formativa in un percorso più ampio (questo può capitare, ma nel caso specifico, la sessione consisteva appunto nel ballare al suono di “we are the champions”, panzoni sfigati che si dicono di essere campioni, è stupendo, surreale, è una apoteosi della lobotomia).
Poi, la formazione vera ti fa sperimentare ciò di cui si parla, non si limita a raccontare. Se fai formazione sulla leadership, devi fare esercizi concreti che ti permettano di testare le tue capacità e capire dove puoi migliorare, non solo leggere le “regolette da un minuto” sparate da qualche povero imbecille americano, inglese, francese, manager americano da un minuto, o da dove cavolo viene.
Un mio cliente aveva letto tutto sulla leadership, e anche di più, e questo mi ha insospettito. Ho deciso di fare pratica. Abbiamo simulato alcuni colloqui con i suoi collaboratori, e nei fatti non aveva alcuna capacità di “ricentrare” gli argomenti di conversazione, se non ricorrendo al bastone del capo (la strategia conversazionale è ben altra cosa), o “facendosi fottere senza accorgersene” (prassi abituale). Nei fatti, non aveva mai praticato esercizi di “leadership conversazionale applicata”, per quanto piena fosse la sua biblioteca… con esercizi mirati ha capito dove sbagliava, e dal giorno dopo ha iniziato ad applicare… poi in altri incontri ha perfezionato la tecnica, e in altri ancora abbiamo affrontato nuove tecniche e nuove aree, in un crescendo di apprendimento… (una fatica da bestia, giuro, non fare una semplice lezione e cavarsela così)… ma i furbetti del quartierino che circolavano in azienda sono stati smascherati, ed è solo l’inizio di una scoperta che non ha fine, non si finisce mai di imparare. E’ un atteggiamento di fondo di apprendimento permanente, e vale anche per me.
Altra differenza tra la formazione vera è le “porcate formative”. Un mio cliente mi racconta di essere stato avvicinato da un certo personaggio, il quale sosteneva che in 1 settimana di coaching “lo avrebbe smontato e rimontato”, scardinando tutte le sue credenze limitanti, e sostituendole con quelle potenzianti. Era un praticante di PNL, ex assicuratore, convertito alla formazione.
La PNL a mio parere può essere:
(a) una tecnica sopraffina: in mano a pochi, selezionati, seri ricercatori e professionisti, che la usano in modo integrato (ripeto – integrato con altre tecniche, le quali, tutte, richiedono anni e anni di pratica e studio, non 2gg di corso che ti certificano come “esperto”). Così considerata, è un tassello importantissimo, rispetto ad un panorama di tecniche più ampio: un elemento utilissimo, ma non il solo, di un repertorio di tecniche psicologiche più vasto – ripeto – più ampio della sola PNL. La PNL è una risorsa ma è solo una delle tante discipline utili, ma non è la sola, non è la risposta a tutto, non ha, ad esempio, molto a che fare con la ricostruzione esistenziale delle persone (approccio Rogersiano) che costituisce parte essenziale del bagaglio formativo del formatore umanistico. Ma la PNL può esssere anche:
(b) una accozzaglia di puttanate da orgia dell’imbecillità, praticate da persone che si autoproclamano esperti e non lo sono, “magia” per poveri creduloni, praticata da improvvisatori, sfigatissimi discepoli di sfigatissimi guru motivazionali che “hanno capito tutto” mentre il resto del mondo “non ha ancora capito niente”, una accozzaglia di tecniche “magiche”, che funzionano in 5 minuti la dove migliaia e migliaia di serissimi ricercatori e psicologi si fanno il culo inutilmente, lei, la magica PNL, arriva e risolve tutto, dall’alto delle sue manipolazioni di modalità e submodalità. Diciamocelo seriamente: nessuno di noi vorrebbe avere a che fare con PNListi di tipo B, mentre incontrare quelli di tipo A sarebbe decisamente una grande fortuna.
Parlo ai PNListi: è obbligo morale e vantaggio professionale andare assolutamente a rivedere o recuperare i testi dello psichiatra Roberto Assagioli (ideatore della Psicosintesi), da cui tutto è partito, e di Maxwell Maltz (Psicocibernetica), per capire veramente da dove viene la PNL, non credete a niente di quello che vi dicono sulla PNL, nemmeno i fondatori, finchè non avete letto questi testi sull’utilizzo delle immagini mentali: tutti i testi di Roberto Assagioli, e Maxwell Maltz, tra i primi.
Ora, diciamocelo chiaramente: le persone non sono macchinette da smontare e rimontare, non esistono “magie” e “maghi” contro uno stuolo di imbecili psicologi ed sperti in scienze della comunicazione che hanno perso 20 anni a studiare per niente… non credete a queste palle… 20 anni di studio sono il minimo per capire qualcosa su come funziona la mente umana e come potere dare un contributo esistenziale serio… non è un caso se esistono Senior e Junior, non è inutile lo studio. La formazione vera deve avere un approccio più umile, “centrato sulla persona”, o Rogersiano, deve essere una consulenza di processo, una contribuzione, non abbiamo davanti a noi imbecilli mentre noi formatori siamo guru da venerare, spesso siamo più ignoranti di loro, la vera differenza sta nel nostro voler aiutare sinceramente, non nel fare i “meccanici saccenti”, questi non servono a niente.
La formazione vera non “smonta e rimonta” ma fa “provare e riflettere”, e rispetta le persone (esclusi gli imbecilli). Questa è la formazione vera, non i powerpoint sparati a raffica…., non i modelli preconfezionati e le verità predigerite, i “managerialesi incravattati”, il club del golf, i “minchiotronici” guru motivazionali che ti dicono che avrai successo se solo lo vuoi, che sei un perdente, che il tuo valore si misura in base a quanto hai guadagnato, i calvinisti del successo, che pensano di sapere tutto non ti insegnano niente… fare formazione vera richiede
1 – il coraggio del formatore di far sperimentare alle persone come agiscono nella “verità” della loro azione quotidiana e fargli scoprire come migliorare… sapendo che questo li espone in prima persona (dis-anestetizzare le pesone dalle abitudini e apatie non è sempre indolore) e
2 – il coraggio di chi partecipa di mettersi in discussione…
…due coraggi estremamente rari….
Daniele Trevisani
ps… per chi ne vuole sapere altre o dire la propria ( io ne ho altre da dire e immagino anche tu), ho messo un gruppo su Facebook inerente i temi di formazione e potenziale umano http://www.facebook.com/group.php?gid=44520376739 in cui scambiarsi di tutto, da sfoghi a opinioni bananli ad articoli serissimi e link a risorse che ci piacciono. Un pezzo sulla polemica tra formazione vera e falsa esce nel prossimo numero della rivista CR (gratuita completamente e autofinanziata = senza bavaglio, chi non è già iscritto la può vedere al link http://www.medialab-research.com/rivista.htm ) . Il punto sulla formazione deformata non finisce qui, dite la vostra, esprimetevi, questo è solo l’inizio…
Rivista gratuita Communication Research & Human Development
Rivista elettronica, gratuita, dedicata alla divulgazione nelle aree della Psicologia e Management, Comunicazione, Formazione, Human Performance & Development
Iscrizione al link http://www.medialab-research.com/rivista.htm
Come e quando arriva la rivista
Viene prodotta in formato elettronico ed inviata tramite email – cadenza indicativa 2-3 numeri all’anno – in relazione alle attività di ricerca in corso. La rivista non ha cadenza fissa, poichè dipende dalla tempistica delle ricerche in corso.
Il richiedente riceverà via email una segnalazione, all’uscita di ciascun numero, del link dal quale vedere la rivista. La rivista non viene inviata come allegato, per non appesantire la casella del ricevente. Per riceverla è necessario compilare il form ad inizio pagina.
Contenuti della rivista – vedi alcuni numeri esemplificativi nella home page
La rivista elettronica contiene “speciali”, aggiornamenti e informazioni sui temi di ricerca curati dallo Studio Trevisani. Segnala inoltre altre risorse, attività formative, appuntamenti, libri, su vari temi inerenti il mondo della psicologia, formazione e risorse umane, comunicazione e management, psicologia di marketing e comunicazione, performance umana e sviluppo del potenziale umano. Le aree tematiche spaziano tra diversi campi (vengono esposte solo alcune aree indicative):
Area Comunicazione
comunicazione assertiva
comunicazione aziendale
comunicazione d’impresa
comunicazione e immagine
comunicazione integrata d’impresa
comunicazione interculturale
comunicazione interna
comunicazione interpersonale
comunicazione internazionale
comunicazione negoziale
comunicazione non verbale
comunicazione olistica
comunicazione persuasiva
comunicazione strategica
comunicazioni di massa
Area Psicologia e Crescita Personale
psicologia della persuasione e del cambiamento di atteggiamento (attitude change)
analisi dell’incomunicabilità e delle distanze relazionali
potenziale umano e nuove teorie
psicologia della comunicazione
psicolinguistica e psicologia del linguaggio
psicologia delle relazioni interpersonali
psicologia della percezione
psicologia degli stati di coscienza
psicologia sociale e dei gruppi
psicologia dello sviluppo personale
psicologia rogersiana e psicologia umanistica
psicologia esistenziale
psicologia bioenergetica
Area Marketing e Psicologia per il marketing
psicologia del cliente e competitività aziendale
acquisto consapevole e acquisto etico
comportamento d’acquisto
analisi del comportamento del consumatore
psicologia del consumatore
marketing digitale
marketing esperienziale
marketing internazionale
marketing olistico
marketing sperimentale
marketing relazionale
marketing sensoriale e percettivo
marketing strategico
marketing della comunicazione
Area Risorse Umane, Sviluppo del Potenziale Umano, Sviluppo del Potenziale Personale
energie personali
risorse personali e competenze
potenziale umano
potenziale personale
potenziale professionale
comunicazione e management
comunicazione e risorse umane
comunicazione nelle organizzazioni
comunicazione efficace nella presentazione e vendita
empatia e tecniche di ascolto
tecniche di intervista
psicologia della comunicazione interpersonale
psicologia della comunicazione professionale
psicologia della negoziazione
psicologia della vendita
psicologia delle emozioni
Ricerca nell’area della consulenza e consulenza di processo
tecniche e principi della consulenza di processo per le organizzazioni
consulenza di processo individuale, supporto ai processi di crescita ed evoluzione personale
consulenza area risorse umane
consulenza aziendale
consulenza per lo sviluppo della comunicazione
consulenza di direzione
consulenza di direzione per le risorse umane
consulenza di marketing
consulenza di marketing e psicologia di vendita
consulenza di processo
comunicazione digitale
consulenza in comunicazione
consulenza risorse umane
formazione formatori e coaching aziendale
formazione dei coach aziendali
Area Formazione, Coaching e Corsi
formazione formatori
formazione e workshop di psicologia e comunicazione
attività di formazione manageriale
master in comunicazione e aree affini
corsi di comunicazione e tecniche espressive
corsi di comunicazione persuasiva
corsi autostima
corsi di comunicazione interpersonale e relazioni interpersonali
corsi di sviluppo personale
corsi di formazione in dinamiche relazionali
corsi di formazione in comunicazione
corsi di formazione per venditori
corsi di formazione sul marketing
corsi di formazione sulla comunicazione
corsi di leadership
corsi di marketing
corsi di negoziazione
corsi di vendita
formazione formatori e corsi formazione formatori
corsi in tecniche di vendita
corsi di leadership
corsi marketing attivo e coaching
corsi per formatori
corsi per venditori
corsi sulla comunicazione
corsi sulla leadership
corsi sulla vendita – corsi di vendita
Coaching, tutoring, mentoring, e affiancamento
tecniche di coaching
formazione area manager
formazione commerciali
formazione degli adulti e comunicazione didattica
formazione front-line
mediazione interculturale
negoziazione
negoziazione interculturale
organizzazione aziendale
persuasione
piani di marketing
progettazione interventi formativi
promozione turistica
psicologia del consumatore
psicologia del marketing
psicologia di marketing
ricerca avanzata sulla comunicazione
ricerca di mercato
ricerche di marketing
scienze della comunicazione
scienze della comunicazione aziendale
strategie di comunicazione
sviluppo competitività aziendale
sviluppo vendite
tecniche di comunicazione aziendale
tecniche di formazione aziendale
tecniche di marketing
tecniche di negoziazione
tecniche di vendita
valutazione del personale
vendita e strategie di vendita
valutazione del potenziale umano
Blog di Formazione Aziendale, Coaching e Potenziale Umano
Una risorsa per la Formazione Aziendale, Coaching e Potenziale Umano
http://studiotrevisani.wordpress.com/
Iscriviti al gruppo Facebook sul Potenziale Umano
E’ possibile da oggi iscriversi al gruppo Facebook sul Potenziale Umano, disponibile al link
http://www.facebook.com/group.php?gid=44520376739
Per condividere risorse e temi utili per chiunque si occupi di sviluppo delle persone e delle organizzazioni: psicologi, coach, formatori, istruttori sportivi, formatori aziendali, manager, leader d’impresa, leader politici, professionisti, dirigenti, responsabili aziendali e della pubblica amministrazione, dirigenti di club e associazioni… utile per chiunque opera per costruire team ad alte prestazioni, sviluppare elevate performance, o dare contributi ai settori del counseling, psicoterapia, sviluppo personale, psicologia positiva, coaching di team, e non ultimo, per chiunque sia interessato a risorse per il proprio sviluppo personale
Daniele Trevisani, breve introduzione al Potenziale Umano
https://www.youtube.com/watch?v=pTrMPK2qluc&t=18s&spfreload=10
Breve introduzione al Potenziale Umano
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=AjAEG3kG1-c]
Pensiero positivo, non solo problem solving
piccola riflessione ….
….se ci si focalizza solo sulle cose che non vanno, drammi e tragedie piccole o grandi, o problemi – si atrofizza, dentro – la capacità di pensare positivo…
… la mente è come un muscolo, a seconda di quali parti si allenano, essa risponde sviluppando le aree allenate, o atrofizzando le aree non utilizzate
.. credo molto nel fatto che i problemi non vadano nascosti (essere ipocriti con se stessi non serve), ma abbiamo il dovere di coltivare la progettualità positiva. Il dovere di pensare a soluzioni, di dare contributo a se e agli altri.
La capacità di costruire va tenuta allenata anche e soprattutto nei momenti di difficoltà, e in ogni attimo della vita, per non parlare poi della formazione aziendale, che va tenuta costruttiva: le persone possono essere invitate non solo a risolvere problemi ma a generare qualcosa…
….ogni sforzo e tentativo prodotto nel generare speranza e qualcosa di positivo, rafforza le strutture mentali che alimentano la creatività e le emozioni positive (corteccia prefrontale sinistra) e indebolisce la rete neurale negativa (la corteccia prefrontale destra)…
.. serve allenamento anche in questo, la mente è un organo estremamente sensibile e saperla usare è una nuova arte e una nuova scienza,una frontiera possibile, attiva, produttiva…
Linguaggio Managerialese
Alcune chicche raccolte in giro per le aziende:
- Bedgiare = strisciare il badge nel lettore (da badge)
- Skillato = essere skillato, avere le competenze necessarie per un certo compito (da skill, capacità)
- Leveraggiare = fare leva su… condivere qualcosa… da leverage
- Empowerati… = riferito all’avere empowerment, sentirsi a pieno nel ruolo (empowerment)
- Fitta (dal verbo to-fit, adattarsi) = combacia con…, si adatta bene a …
- Scrappare (dal verbo to scrap – gettare) = buttare via
- Shortare (da short – corto) = ridurre, diminuire, tagliare
- Briffato – dare istruzioni o indicazioni, da brief o riunione informativa e briefing. Es. Gianni l’ho già briffato io
- Trainati: da training: es, sono già trainati = sono già stati formati, hanno già avuto dei training
- Shiftare = spostare, cambiare
- Randomizza = seleziona a caso (random)
Se anche tu senti in giro qualche chicca, segnalala come commento… sarà un piacere condividerle…
Indecisione, decisone, e fari
…ho attraversato anch’io momenti di indecisione, se devo dirtela tutta, non mi sono ancora passati… ogni giorno ho qualche indecisione, e penso veramente ci serva un faro. Se hai un faro le indecisioni sono meno dure e la luce si fa più chiara. Il mio faro è sempre stato la voglia di conoscenza… la sete di conoscenza può essere il tuo faro primario, e la voglia di sperimentare il faro secondario. Lo studio è solo un momento di un percorso di vita in cui ci si chiede sempre cosa si vuole fare, ma senza lo studio ogni domanda è vana, il nostro fine ultimo di esseri umani è la ricerca.. la ricerca interiore, la ricerca spirituale, la ricerca di chi siamo… studiare serve in fin dei conti proprio a questo…
Daniele Trevisani