Autore: Daniele Trevisani. Estratto dal volume “Il Potenziale Umano“, Franco Angeli editore, Milano, 2009, Copyright
Tecniche della preparazione psicologica in campo manageriale
Anche il management aziendale trova di fronte a sé problemi da risolvere in cui sono fondamentali le strategie mentali che adotterà, ancora più della conoscenza dell’argomento.
Alcuni temi cardine della preparazione psicologica dei manager sono:
- capacità decisionali (non procrastinare le decisioni, affrontare le problematiche, capire quando arriva il decision time);
- capacità di ragionamento logico;
- capacità di ragionamento creativo;
- atteggiamenti di problem-setting (voler inquadrare i problemi veri e non accontentarsi di falsi problemi o problemi mal formulati);
- saggezza decisionale;
- distacco situazionale;
- capacità empatiche;
- variabili della personalità, es.: introversione vs. estroversione;
- gestione emotiva;
- creatività;
- spirito di ricerca;
- locus of control (localizzazione corretta della propria sfera di controllo e responsabilizzazione);
- propensione al rischio, valutazione del rischio e atteggiamenti corretti;
- crisis management e capacità di lavorare in stato di crisi;
- capacità aumentate di apprendimento dall’esperienza (lessons learned);
- capacità di autocritica, autoanalisi, spirito di umiltà;
- capacità di rimproverare correttamente e costruttivamente, riprendere ove necessario, dare feedback;
- capacità di gratificare, localizzare momenti e tempi in cui farlo;
- analisi situazionale e percezione aumentata;
- rimozione di manierismi e atteggiamenti di facciata inutili, senza intaccare la cortesia e la correttezza nei rapporti.
Per ogni profilo manageriale esistono esigenze di preparazione psicologica diversa. È importante quindi stendere una precisa wish-list (lista dei desideri) rispetto ai tratti psicologici importanti per i profili chiave (key-positions) in cui l’azienda gioca la sua partita sul mercato. Sbagliare e inquadrare male questi profili professionali dal punto di vista psicologico è drammaticamente dannoso.
Questo bisogno si estende anche sul piano delle abilità relazionali in azienda e fuori. Un manager preparato sui temi tecnici del proprio business ma debole nelle energie necessarie a condurre relazioni avrà poca strada avanti a se, così come un atleta fisicamente forte ma emotivamente molto fragile.
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Copyright, Articolo estratto con il permesso dell’autore, dal volume di Daniele Trevisani “Il Potenziale Umano“, Franco Angeli editore, Milano.2009. Pubblicato con il contributo editoriale di Studio Trevisani Communication Research, Formazione e Coaching.